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Ruffoli

Ruffoli

REGIONE: Toscana
DENOMINAZIONE: Chianti Classico
UGA: Greve
SUPERFICIE: 450 ettari (di cui 50 a vigneto)

Prima Querciabella alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso e poi Poggio Scalette all’inizio degli anni ‘90, a cui in tempi più recenti si sono aggiunte altre piccole realtà, sono bastate per dare a Ruffoli una posizione di rilievo tra i toponimi legati alla produzione del vino Chianti Classico. Un toponimo la cui notorietà è oggi superiore a quella di Barbiano (storico riferimento per la zona) e probabilmente lo sarà ancora di più in futuro, specie ora che le UGA hanno cambiato il modo di approcciarsi a questo vino e al suo territorio.

La posizione spesso elevata dei suoi vigneti, almeno nella parte che più si identifica con il nome Ruffoli, nonché la presenza esclusiva del Macigno*, fanno poi di questa sottounità una sorta di alter ego di Lamole. Ma per capire quanto due zone così vicine per geologia e geografia possano poi risultare nei fatti piuttosto diverse tra loro, basta osservarle dal versante opposto della valle della Greve. Se Casole e Lamole sono infatti chiuse come in una grande conca ai piedi del Monte San Michele (vedi la prima immagine panoramica), Ruffoli, al contrario, è quasi proiettata in avanti in una posizione più aperta e luminosa. Risalendo poi la ripida sterrata che dal fondovalle porta a Ruffoli, già dalla vegetazione si percepisce come questa sottounità sia in media più calda e soprattutto più asciutta rispetto a Lamole, e non a caso i vini, pur mantenendo l’eleganza del Macigno e la freschezza del frutto, riescono in genere ad esprimere una struttura tannica più solida e decisa.

La sottounità Ruffoli, così come qui delimitata, non si limita tuttavia al solo nucleo storico,  ma per “continuità” arriva a includere anche le zone limitrofe di Montoro e Le Corti. La prima, che si abbassa fino alla quota di 300 metri sul livello del mare, è stata inclusa sia per riunire in una sola mappa l’intera proprietà di Querciabella sia perché rappresenta la parte terminale del crinale che dal Poggio della Querciabella scende verso Selvole e poi Montoro (oltre a costituire l’ultimo avamposto del Macigno prima del passaggio alla Formazione di Sillano, tipica della zona di Vignamaggio).

Quanto alla zona de Le Corti, escluderla dalla sottounità Ruffoli senza poterla inserire nella UGA Lamole, di cui ufficialmente non fa parte, avrebbe significato collocarla in una sorta di limbo che di certo non avrebbe meritato, dato che il suo nome è legato a una fattoria che in passato ha goduto di buona notorietà, arrivando a contare fino a venti diversi poderi e che da alcuni anni è tornata anche ad affacciarsi sul mercato del vino con il nome di Masso Tondo.

* Per questa ragione, invece della consueta mappa geologica, ho preferito inserire qui sotto la mappa fisica, che dà un’idea chiara di quanto il dislivello altimetrico sia un fattore importante.

Per approfondire: Chianti Classico, l’Atlante delle UGA

Assaggi consigliati
Chianti Classico – Poggio Scalette; Chianti Classico Gran Selezione Greve – Querciabella

Assaggi di riferimento
Chianti Classico Olinto – I Fabbri

Superficie: 450 ha
0
80
160
240
320
400
480
560
640
720
Altitudine: 300 - 610 m
100
165
230
295
360
425
490
555
620
685
Geologia: Macigno