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barbaresco

Pajorè

Treiso e Alba
Pajorè

Sebbene ancora oggi poco sfruttata (il vino derivante dal corpo più grande di vigneti, di proprietà di Angelo Gaja, non è infatti imbottigliato in purezza), questa MGA gode giustamente di una fama consolidata grazie ai vini culto prodotti da Enrico Giovannini Moresco, che per primo vinificò il cru in purezza nel 1967. Terreni, quote ed esposizioni sono infatti quasi sempre ottimali per il nebbiolo, che in questa MGA può esprimere vini di struttura classica ed elegante allo stesso tempo, con tannini ben delineati e mai sopra le righe.

Menzioni Vigna: Lunetta.

Assaggi consigliati
Barbaresco Pajorè – Rizzi; Barbaresco Pajorè – Sottimano

Assaggi di riferimento
Barbaresco Marcarini – Giuseppe Nada; Barbaresco Rizzi – Rizzi; Barbaresco Basarin – Sottimano

Superficie: 41.47 ha
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Altitudine: 190 - 350 m
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Varietà: nebbiolo (68,5%), barbera (2,5%), dolcetto (7%), Langhe nebbiolo (9,5%), Langhe rosso (2%), Langhe bianco (3%), moscato (7,5%).
Esposizione: da ovest a sud-ovest per il nucleo centrale, sud-ovest per la parte al confine con il Montaribaldi, ovest e nord-ovest per la restante parte.
Geologia: MSAs; FL